I piani segreti di Sergio Marchionne: Tanta Fiat poca Alfa

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ¬Opel {Wir Leben Autos}©
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    CITAZIONE



    Grazie all'intesa con Chrysler il marchio torinese allarga subito la gamma con le Suv di provenienza americana. Mentre l'Alfa non sostituirà la 159 e deve rivedere tutti i piani: troppo forte la concorrenza tedesca




    "La vita è come una bicilcletta: per mantenere l'equilibrio bisogna sempre muoversi". La frase di Albert Einstein che il gran capo di Fiat, Sergio Marchionne, ha fatto stampare sui biglietti natalizi, la dice lunga sulla filosofia del gruppo torinese. Chi si ferma è perduto, concetto che il manager italo-canadese ripete stizzito anche a chi vede nell'intervento nella Chrysler più un grande rischio che un'opporunità: «A dispetto di quanto sento dire, non è solo vero che Fiat ha salvato Chrysler, è vero anche il contrario», spiega; «il piano per la Chrysler non serve soltanto a ristrutturare la Casa americana, è determinante anche per la sopravvivenza di Fiat, il futuro delle due aziende adesso è legato a doppio filo ed entrambe avranno benefici enormi da un simile legame».

    Il ragionamento di Marchionne è di una brutale semplicità: abbiamo la possibilità di creare un Gruppo che sia tra i primi cinque al mondo e non possiamo mancare un'occasione storica, anche se questo comporta sacrifici per marchi blasonati. Come l'Alfa Romeo, la Casa più difficile da amalgamare con il partner americano: «Basta con le storie gloriose usate come alibi, basta con le cavolate come i richiami a Tazio Nuvolari», taglia corto, «l'Alfa è indubbiamente una storia di successo, ma la storia non implica sopravvivenza: dobbiamo capire dove possiamo tenere testa alla migliore concorrenza internazionale e dove non abbiamo la possibilità. E, se necessario, ridimensionare le nostre ambizioni». In parole povere: la Fiat investirà su nuove generazioni di modelli che possano generare, con limitate modifiche e investimenti, altre automobili. Stop, invece alle macchine che non hanno queste caratteristiche e, per di più, si confrontano con una concorrenza quasi imbattibile, come le tedesche. Il che significa che non ci sarà una sostituta per l'Alfa 159, modello che, a detta proprio di Marchionne «è costato troppo e non ha soddisfatto le aspettative». Punto.

    La sua strategia punta, invece, a sfruttare al massimo le quattro piattaforme industriali sulle quali si baserà l'alleanza italo-americana: la Small (quella di Panda, 500 e della futura Ypsilon), la Mini (quella di Punto e MiTo), la Compact (quella di Giulietta, Delta e Bravo) e la 300, dal nome del modello Chrysler (a trazione posteriore) da cui nasceranno le future ammiraglie (anche Lancia) di qua e di là dall'Oceano. Dalle prime tre piattaforme, in particolare, dovrà uscire entro quattro anni un milione di macchine ciascuna: gli ingegneri e i designer di Torino e Detroit dovranno dare il meglio di sé per declinare tante vetture con marchi diversi, ma una stessa base produttiva, senza che il cliente finale pensi di trovarsi davanti un modello standardizzato. Gemelli diversi. Di cui si vedrà un saggio nella prima generazione che sta per arrivare. Eccoli Casa per Casa. (Continua...)





    NOMI & CLONI - Come ribattezzare modelli del tutto simili agli originali come le Suv Fiat di derivazione americana? Per la Nitro, scherzando, c'è chi propone... Glicerina.

    FIAT
    La marca principe di Torino è reduce da un anno molto buono e verrà ulteriormente rafforzata dall'alleanza: entro fine anno verrà lanciata la versione «fiatizzata» della Dodge Nitro, una sport utility che avrà sia la trazione anteriore sia la 4x4. Le modifiche rispetto al modello americano saranno minime, perchè il tempo a disposizione è pochissimo: nuova calandra, qualche ritocco agli interni e via. Il nome è ancora da definire, mentre l aproduzione avverrà sicuramente negli Usa. Un anno dopo verrà lanciata anche la versione Fiat della Journey, una sport utility in doppia versione, a cinque e sette posti, su cui gli interventi rispetto alla versione-base americana saranno molto più importanti, sia all'interno sia all'esterno. Tanto per dare un ordine di grandezza: attualmente in Italia i due modelli vengono venduti con prezzi che partono da 30 mila euro (la Nitro) e da 25 mila (la Journey). Sempre nel 2011 verrà poi lanciata la nuova Idea, disponibile sia a cinque sia a sette posti e quindi di dimensioni accresciute rispetto al modello attuale. Al momento non sono previsiti sviluppi per la Multipla, che di fatto verrà sostituita dalla versione a passo lungo dell'Idea, mentre la nuova Ulysse nascerà non più su base Peugeot, come accade oggi, ma ricalcando gli schemi della nuova Grand Voyager, in uscita a fine 2011.



    "Poco importa il logo che sarà sulle auto. Dobbiamo concentrarci sulle convergenze tra Lancia e Chrysler: sono enormi, i due modelli hanno lo stesso Dna." Sergio Marchionne



    Da Cenerentola del Gruppo si trasforma in sposa prediletta del partner americano: il Dna è lo stesso della Chrysler, almeno secondo Marchionne, e quindile due marche potranno andare a braccetto nello sviluppo dei nuovi modelli. Già il prossimo anno, perciò, saranno in vendita una berlina e una cabrio targate Lancia, ma ricavate sulla Sebring, su cui è in corso un lavoro di revisione che riguarderà sia l'esterno sia, soprattutto, l'interno, considerato troppo spartano per i canoni europei. A fine 2011, poi, arriverà l'ammiraglia Lancia, la sostituta della Thesis: nascerà sulla base della Chrysler 300 e avrà quindi la trazione posteriore, che a sua volta la Casa americana aveva derivato dalla Classe E Mercedes. Ovviamente la Lancia continuerà poi a produrre i modelli che nascono in accoppiata con la Fiat: assieme all'Idea nascerà la nuova Musa, mentre con l'Ulysse (e la Grand Voyager) arriverà la nuova Phedra.


    Due modelli Lancia in arrivo dalla gamma Chrysler: la nuova ammiraglia a trazione posteriore (sopra) e la cabrio derivata dalla Sebring



    "L'Alfa è il grande lavoro incompiuto di Fiat. Per fare auto che facciano concorrenza ai tedeschi servono soldi e noi ne abbiamo messi già troppi" Sergio Marchionne



    IL SECOLO BREVE
    Visto il periodo, le celebrazioni del 100° Alfa saranno asciugate: lancio della Giulietta il 12 aprile a Balocco e grande raduno di storiche il 24 giugno.

    ALFA ROMEO
    Proprio nell'anno del centenario la Casa del Biscione arriva a una dolorosa resa dei conti aziendale: Marchionne sostiene che i ricavi non consentono all'Alfa non consentono di sviluppare ancora modelli che raccolgono sul mercato risultati modesti. Non si parla di chiusura del marchio né di vendita, ma di un ridimensionamento: la 159, come dicevamo, non verrà sostituita e i soldi che sarebbero stati necessari per costruire un nuovo modello, circa un miliardo di euro, verranno destinati allo sviluppo della nuova generazione del motore V6 Pentastar della Chrysler, che sarà il propulsore per l'alta gamma di tutto il Gruppo. Troppo forti i tedeschi, inutile sfidarli nelle berline, sostiene Marchionne. Molto più versosimile che l'Alfa lanci una Suv compatta, concorrente di modelli come Nissan Qashqai e BMW X1, costruita negli stabilimenti americani della Jeep, pronta per il 2012. Per il resto Marchionne ha chiesto agli uomini Alfa idee di prodotti innvoativi, visto lo scarso successo riscosso anche da modelli come la Brera, la GT e la Spider, tutti destinati a uscire di scena. «Non farò il macellaio del marchio, ma serve realismo», ripete l'uomo dal maglione scuro. E così l'Alfa non tornerà neppure nella Terra Promessa del mercato americano, agognata da almeno dieci anni, vedendosi sfilare davanti il marchio Fiat, già pronto a sbarcare nelle grandi città Usa con la sfrontata italianità della 500, mentre Pomigliano si appresta a smontare le linee di produzione del Biscione per far fronte agli ordini della Panda. L'Alfa non vende e non si vende. E questo fa imbestialire gli alfisti, che si sfogano nei blog contro la scure di Torino e aspettano l'arrivo della Giulietta per capire se almeno nell'erede della 147 c'è un po' di quel Dna che serve per vedere un filo di luce in fondo al tunnel.

    Quattroruote (rivista) N°652 di febbraio 2010 pagg. 36-39 (articolo di Mauro Tedeschini, render Poblete Press)

    Ilmondoauto.blogfree.net (Introduzione, Fiat, Lancia, Alfa Romeo)


     
    .
  2. Rotation's
        Like  
     
    .

    User deleted


    beh...se andranno in porto le 3 concept e la kamal, l'alfa non sarà poi così poca...
     
    .
  3. ~Gianky~F10~
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Rotation's @ 31/1/2010, 16:56)
    beh...se andranno in porto le 3 concept e la kamal, l'alfa non sarà poi così poca...

    In effetti...
    spero però che la nuova ammiraglia Lancia sia 1 po' + originale di quel render!
    Ora, scherzi a parte, veramente vogliono chiamare il Dodge Nitro "FIAT Glicerina"??? XDXD
     
    .
  4. jackdaniel90
        Like  
     
    .

    User deleted


    insomma alfa romeo lasciata a se stessa, come è quasi sempre stato nell'universo fiat
    insomma, in 4 anni sono usciti 2 modelli (la famiglia 159, e la MiTo) di cui 1 vende poco, non ci vuole un genio per capire che la stanno trascurando, sapendo che in quegli stessi 4 anni sono uscite non si sa quante fiat
    eppoi vogliono usare i soldi per un modello, per sviluppare un motore vecchissimo, ma a questo punto fatelo nuovo almeno!
     
    .
  5. Rotation's
        Like  
     
    .

    User deleted


    Se devo essere sincero non sono affatto contento della decisione della "Fiat Nitro"... la Nitro non è affatto una buona auto, e poi a mio parere non ha NULLA a che vedere con la fiat...è l'auto più opposta che potevano scegliere...
     
    .
  6. edo24
        Like  
     
    .

    User deleted


    Perchè non è buona?
     
    .
  7. ,alejandro.
        Like  
     
    .

    User deleted


    Dire che il piano di Marchionne faccia vomitare è dire poco.
    Come persona mi ha deluso tantissimo.
    Credevo che avesse delle serie capacità manageriali. La Fiat non è il Risiko.
     
    .
  8. jackdaniel90
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (,alejandro. @ 3/2/2010, 23:42)
    La Fiat non è il Risiko.

    giustissimo, e mi viene da dire anche che non esiste solo fiat...
     
    .
  9. ,alejandro.
        Like  
     
    .

    User deleted


    Esattamente.
     
    .
  10. edo24
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (,alejandro. @ 3/2/2010, 23:42)
    Dire che il piano di Marchionne faccia vomitare è dire poco.
    Come persona mi ha deluso tantissimo.
    Credevo che avesse delle serie capacità manageriali. La Fiat non è il Risiko.

    Comunque non hai risposto alla mia domanda... :P
     
    .
  11. ,alejandro.
        Like  
     
    .

    User deleted


    Edo,
    era Rotation che ti aveva fatto la domanda.
    Comunque sia la Nitro in realtà non è così malaccio,
    ma dovranno sicuramente intervenire sugli interni perchè come qualità e assemblaggi siamo messi davvero male.
     
    .
  12. edo24
        Like  
     
    .

    User deleted


    ahahah scusa.... che figura di ***** XD

    Concordo! Io ho la Jeep Patriot: in generale è una buona auto, ma gli interni hanno veramente delle rifiniture scadenti! Per me basterebbe rivedere gli interni e sostituire i motori Vag con quella Fiat, più moderni e puliti.
     
    .
  13. ,alejandro.
        Like  
     
    .

    User deleted


    Quello sì ...
    Non mi piace comunque sto generale ricarrozzamento ...
     
    .
  14. Rotation's
        Like  
     
    .

    User deleted


    Diciamo che so di almeno due persone che l'hanno che si sono trovati malissimo... non so esattamente in quale ambito, ma poi giustamente, come dite voi c'è anche il problema delle finiture.

    Comunqe edo come ti trovi con la Patriot? sinceramente non sono mai riuscito a farmi un'idea di quest'auto. Mentre ho avuto da subito una pessima idea del Commander...
     
    .
  15. edo24
        Like  
     
    .

    User deleted


    Buona auto! Non è niente di che, ma è molto comoda (più della GL) e c'è tanto spazio per i passeggeri. Il bagliaio non è capientissimo ma ci si accontenta. Il motore certo non è il 4.3 AMG della nostra ex ML, ma non è male a parere di mia madre. Le rifiniture sono discrete purtroppo, ma noi abbiamo il pre Model Year 2009, cioè la versione soggetta a critiche. Dichiamo che dopo averla pagato 18'000 euro nuova non ci possiamo lamentare.
     
    .
16 replies since 31/1/2010, 12:38   1632 views
  Share  
.